Napoli, 28 marzo 2011 – Duecentomila visitatori in meno rispetto al 2003. E’ il numero che, più di tutti, fotografa il turismo in Campania ed il suo declino negli anni del tragico impatto che l’emergenza rifiuti ha avuto sull’economia di Napoli. I dati vengono fuori da un’analisi dei resoconti statistici del Ministero per i Beni Culturali e parlano dello stato di agonia in cui versa il settore vacanze della nostra città. Nell’ultimo anno i tre siti museali più rappresentativi, ovvero Capodimonte, Palazzo Reale ed il Museo Nazionale, hanno detto addio a 31mila visitatori. L’anno nero del turismo cittadino è il 2008, in
cui la grande emergenza spazzatura portò il capoluogo partenopeo alla ribalta mondiale, creando danni insanabili. Ma il trend continua ad essere calante soprattutto per i luoghi turistici più affermati. Nel dettaglio: il Museo Archeologico Nazionale, nell’ultimo anno, ha registrato 287.982 visitatori. Ben tremila in meno rispetto al 2008. Affanna anche il Museo di Capodimonte, che nel 2010 ha accolto 119mila turisti ma, prima che le colline di immondizia affollassero le strade, ne registrava più del doppio. Chiude la cerchia dei siti in difficoltà, Palazzo Reale con soli 118mila visitatori nell’ultimo anno,
registrando una perdita secca di 60.000 ingressi.
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